La STENOSI LOMBARE
trattata con
la Pranoterapia ed il trattamento Craniosacrale
Guido Parente
Naturopata
La stenosi lombare è una patologia artrosico degenerativa molto diffusa in età avanzata, più comune a livello del rachide cervicale o lombare, che può verificarsi da sola o in concomitanza con la patologia del disco.
Il restringimento del canale vertebrale provoca la compressione del midollo spinale e delle terminazioni nervose: ecco perché chi è affetto da questa patologia, spesso soffre di mal di schiena e di dolori muscolari.
La stenosi spinale può presentarsi in diverse zone della colonna vertebrale.
v Si parla di stenosi cervicale quando si produce la compressione delle vertebre cervicali (da C1 a C7);
v parliamo di stenosi lombare invece, se il restringimento avviene nella zona lombo-sacrale, (vertebre L1-L5 e S1-S2).
Cause
La stenosi del canale vertebrale può essere:
- congenita: dovuta a una malformazione delle vertebre o provocata da altre patologie presenti alla nascita;
- post-traumatica: in seguito a eventi traumatici, come le fratture ai danni della colonna vertebrale, oppure data da piccoli traumi ripetuti nel tempo che possono provocare il restringimento del canale vertebrale;
- degenerativa: la forma più comune della patologia stenotica. Normalmente colpisce le persone dopo i 60 anni di età, quando la colonna vertebrale comincia a cambiare forma a causa dell’invecchiamento.
Sintomatologia
La stenosi vertebrale infatti, colpisce in primo luogo gli ultrasessantenni.
Si tratta del restringimento del canale dove passa il midollo spinale con la conseguente, dolorosa, compressione dei nervi.
Il dolore, quindi, non è dovuto alla compressione del midollo spinale o delle radici nervose.
Crampi e il dolore conseguente, sono senza dubbio i sintomi più evidenti, il dolore si allevia quando si assume una posizione seduta o sdraiata e che ricompare dopo uno sforzo fisico.
La stenosi vertebrale lombare in genere si manifesta con un iniziale zoppicamento (claudicatio intermittens spinalis), mentre in altri casi si può avere astenia (debolezza muscolare) e intorpidimento o formicolii agli arti inferiori.
Quando la stenosi prende origine da un’ernia al disco, tra i sintomi rientra una lieve lombalgia, che può essere accompagnata da sciatalgia (dolore che si irradia nella parte posteriore della coscia e della gamba) o da cruralgia (dolore che si irradia nella parte anteriore della coscia).
Sintomi più frequenti sono:
- lombalgia, dolore ai glutei, infiammazione del nervo sciatico;
- formicolio alla coscia;
- gonfiore ai piedi e alle caviglie;
- perdita di sensibilità alle dita dei piedi;
- rigidità della colonna vertebrale;
- perdita di equilibrio.
Cura Allopatica
In genere, è subito ai FANS che si fa affidamento, per le loro proprietà antinfiammatorie e analgesiche, farmaci neurotrofici, antinfiammatori e antidolorifici oppure con iniezioni di corticosteroidi, o al paracetamolo.
Oppure si suggeriscono esercizi per migliorare l’elasticità della colonna quali:
v yoga,
v esercizi di stretching,
v di flessione e di estensione della schiena,
v trattamento craniosacrale.
Nei casi più gravi, si ricorre all'intervento chirurgico, quello maggiormente praticato per la stenosi spinale cervicale è la foraminotomia cervicale.
Tale procedura è volta ad allargare il canale spinale per alleviare la compressione sul midollo spinale e sintomi come formicolio e debolezza che si verificano con questa condizione patologica.
Trattamenti Olistici
Trattamento craniosacrale
Nel trattamento della stenosi lombare, il trattamento craniosacrale unito alla pranoterapia, è di grande efficacia.
Esso consiste in una serie di tecniche attive e passive con il fine di eliminare l’ipertonicità dei vari muscoli del rachide e per ridare maggior armonia al rapporto tra muscoli agonisti e antagonisti, cosa fondamentale per una maggior fluidità e per il bilanciamento del movimento dell’organismo.
Molto spesso nelle persone con dolori lombari, il movimento del sacro risulta molto lento e alle volte quasi assente.
Il trattamento craniosacrale, è finalizzato a togliere la tensione e nel cercare di dare armonia e libertà al sistema, con il rilassamento del diaframma pelvico e respiratorio.
Nel trattamento Craniosacrale, le tecniche per decongestionare il tratto lombo-sacrale sono l’Arm Bridge e la decompressione lombo-sacrale.
L’Arm Bridge è utile per “liberare” il sacro dalle articolazioni sacro-iliache: la compressione dell’articolazione lombosacrale (L5-S1) causa gravi disfunzioni del sistema craniosacrale; a livello lombare le faccette articolari sono maggiormente compresse e i tessuti connettivi, come meccanismo di protezione, si irrigidiscono per evitare ulteriori lesioni.
La decompressioni di L5-S1 hanno lo scopo di togliere la compressione presente tra le faccette e di conseguenza eliminare le tensioni di muscoli.
Pranoterapia Vibrazionale
Nel trattare i corpi sottili, si cerca di ripristinare l’omeostasi che è l’equilibrio funzionale e vitale dell’organismo, le medicine alternative, possono essere usate con funzionalità di modalità preventiva, curativa e riabilitativa.
Va chiarito che quando si parla di guarigione, si sottintende l’eliminazione delle cause energetiche, psicosomatiche, ereditarie, ma non muoviamoci sul miracolistico, preferisco pensare che la sinergia di queste due tecniche possano riequilibrare il fisico.
Tra le proprietà terapeutiche della pranoterapia spiccano quelle propriamente relative a proprietà analgesiche, antidolorifiche e antinevralgica.
L’azione che verrà effettuata andrà a far aumentare le endorfine, stimolando pertanto sia l’ipofisi che i surreni, le bio-endorfine che sono dei neurotrasmettitori, impedirebbero che i messaggi dolorosi si trasmettano da neurone a neurone per poi arrivare alla percezione del dolore.
Pertanto, grazie alla Pranoterapia Vibrazionale, mediante l’apposizione delle mani, si riescono ad alleviare stati infiammatori, anche molto gravi.
Il trattamento Bio-pranoterapeutico, si svolge principalmente sulla colonna vertebrale , partendo dal tronco verso la gamba e/o il piede, si agirà inoltre, sulla parte discale (ove fosse presente un’ernia del disco) a pochi centimetri dalla pelle e si assorbirà il flegma, sedando l’infiammazione.
Il trattamento Bio-pranoterapeutico, si svolge principalmente sulla colonna vertebrale , partendo dal tronco verso la gamba e/o il piede, si agirà inoltre, sulla parte discale (ove fosse presente un’ernia del disco) a pochi centimetri dalla pelle e si assorbirà il flegma, sedando l’infiammazione.
Guido Parente Naturopata
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